27 marzo 2016

The Rightovers - Blue Blood [ALBUM REVIEW]



Esattamente a metà fra la quieta malinconia del kiwi pop neozelandese e le chitarre jangly californiane, nel bel mezzo del Pacifico, ci sono le isole Hawaii. E dalle isole Hawaii proviene una misconosciuta band, The Rightovers, che sembra stare lì giusto a congiungere geograficamente il suono inconfondibile dei gruppi della mitica Flying Nun con la brezza crepuscolare della West Coast. 
Blue Blood, che è l’album di debutto di Chris Holmes e compagni, è uscito qualche mese fa, ma mi è capitato tra le mani solo di recente (e peccato, perchè sarebbe finito senz’altro fra i migliori del 2015!).
In verità mi è bastato ascoltare i primi trenta secondi dell’iniziale Valerie, una piccola gemma che profuma di Field Mice e Brighter ma scintilla di luce propria, per innamorarmi dei Rightovers. 
Tutto nel cristallino guitar pop della band hawaiiana è – come è naturale che sia – perfettamente illuminato, dal primo all’ultimo minuto, con un magnifico equilibrio fra elettricità e melodia.
PS: se – come è successo a me – vi sembra di avere già sentito Hello Cruel World da qualche parte, avete ragione: è una cover (riuscitissima) di un singolo dei Mekons che compie esattamente 30 anni. 




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