29 aprile 2016

Sheer - Uneasy [ALBUM Review]

Sono arrivato a scoprire i losangelini Sheer per vie traverse, ascoltando l'omonimo e piacevolissimo EP dei Grave School, la band parallela della cantante e chitarrista Gina Amalguer. In verità i Grave School, che hanno un versante marcatamente power pop, sono senz'altro più vicini alle corde che tocchiamo solitamente in questo blog, tuttavia Uneasy, l'album degli Sheer uscito qualche mese fa, è obiettivamente una spanna sopra per costruzione ed ambizione.
I 5 densi minuti dell'iniziale Monochrome accolgono l'ascoltatore investendolo subito con i poderosi muri di chitarre di taglio shoegaze che sembrano essere la caratteristica distintiva del suono della band, immergendolo in una ipnotica tempesta elettrica dove la voce della Amalguer guida con delicatezza la melodia in un paesaggio notturno e a tratti inquietante.
Il resto del lavoro sembra spartirsi in due: pezzi più aperti, ad un tempo muscolari ed immediati, debitori senz'altro della lezione di Jesus & Mary Chain e che potremmo catalogare come dream pop, come Ojaj, Bored To Death, Mask, Cursed Again e Uneasy (sono la cosa migliore del lotto), ed altri che abbassano le luci e spingono verso le linee geometriche del post rock (Orion). Siamo, se volete,  dalle parti dei compagni di etichetta Funeral Advantage, ma con un mood decisamente più oscuro.



Se invece vi interessano di più i Grave School (Disconnect è un pezzo formidabile):



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