01 giugno 2016

Hurry - Guided Meditation [ALBUM Review]

La prima cosa che mi è balenata nella mente, ascoltando Nothing To Say e When I'm With You, le due canzoni che aprono il terzo album degli Hurry, sono state le parole di Nick Hornby quando in 31 Songs definisce come deve essere fatta una canzone pop ascoltando Your Love Is The Place I Come From dei Teenage Fanclub. 
Il gruppo di Philadelphia non ha ovviamente mai raggiunto la celebrità della mitica band scozzese, ma è probabile che Matt Scottoline e compagni sulla musica pop la pensino esattamente come Hornby. Le canzoni di Guided Meditation sembrano in effetti una sorta di manuale in sedicesimo dello stile dei Fanclub: la melodia al centro, sfacciatamente immediata, rotonda ed efficace (con tutti i cori e i controcori che ci vogliono); le chitarre tutto attorno, scampanellanti quando serve, distorte e avvolgenti quasi sempre, a mettere insieme morbidezza ed elettricità con la sprezzatura di chi lo fa con un sorriso da qui a qui. Tanto che, in definitiva, è quasi difficile mettere in ordine di piacevolezza i nove episodi del disco (Shake It Off però forse li batte tutti), votati ad una forma di power pop solare, fresco ed energetico che potrebbe evocare tanto i Weezer quanto i Nada Surf o i Best Coast, senza volutamente possedere gli spigoli di nessuno di questi.




 

Nessun commento: