06 giugno 2016

Naps - The Most Beautiful Place On Earth [EP Review]

I Naps sono probabilmente una delle band più promettenti del panorama indie pop. Da qualche settimana The Most Beautiful Place On Earth, il secondo EP di questi quattro ragazzi di Tallahassee, Florida, è uno dei dischi che ascolto più spesso. Rispetto al loro già validissimo lavoro precedente, You Will Live In A Cool Box, che suonava grezzo e coinvolgente, un po' sulle piste dei Dinosaur Jr. e dei Buit To Spill, le nuove canzoni utilizzano in modo ragionato ma deciso drum machine, suoni elettronici e auto tune per ottenere un suono più rotondo e del tutto personale. 
L'inziale Bad Vibrations, con le sue liriche ironicamente nichiliste, è già di per sè un piccolo capolavoro e mette subito in chiaro l'idea di fondo dell'EP, ovvero la creazione di una serie di canzoni circolari che funzionano come micidiali ed ipnotici loop melodici. E' il caso della formidabile Social Skills, con la sua delicatissima stratificazione di campionamenti e dell'attualissmo carillon elettronico di Aquarius, ma anche dell'unico momento più legato ad un noise pop fatto di chitarre fruscianti (The Most Beautiful Place On Earth Is The Moon, guidata dalla voce di Katryn Macko, in una nebbia luminosa che echeggia i Blonde Redhead). 
Insomma, come spesso accade quando i generi si mischiano fino quasi a scomparire l'uno nell'altro, l'impressione è che siamo davanti a qualcosa che può diventare estremamente interessante, e che già oggi merita senz'altro una attenzione particolare. 


Nessun commento: