25 luglio 2016

Wild Firth - Wild Firth [ALBUM Review]

Qualche volta si è attirati verso il disco di una band sconosciuta dalla copertina, prima ancora di avere ascoltato una nota. Mi è successo con il lavoro omonimo dei Wild Firth, quartetto di Appleton, Wisconsin, che esordisce con una collezione di 7 pezzi (EP? Album? Siamo esattamente a metà). 
Non parlerò della copertina - che pure trovo molto bella e sembra alludere a una sorta di quieto giardino segreto - ma della musica dei Wild Firth. 
Fin dall'iniziale Corduroy, le note puntute, intrecciate e scampanellanti di due chitarre jangly ci introducono allo stile avvolgente, elegante e ricco di sfumature della band, che si dipana attorno a melodie cantilenanti e non disdegna echi e dilatazioni dream pop (Daydreaming, I Really Do), pur conservando quasi ovunque ritmi uptempo ed un'attitudine essenziale (fa eccezione lo straniante sax sul finale di Henry) e decisamente energica.


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