24 agosto 2016

Isola - Contain Your Youth [EP Review]

Sono sempre molto curioso quando mi imbatto in nuovo gruppo scandinavo, e il fatto che gli Isola abbiano lo stesso nome di un celebre album degli svedesi Kent non può che aggiungere interesse e simpatia nei loro confronti.
La Svezia, si sa, è terra di indie pop, ma la band basata a Uppsala non segue i canoni a cui siamo abituati in questo blog. La formazione conta ben sette membri (da quello che ho capito sono tutti studenti alla locale università) e la loro proposta musicale sfugge al guitar sound imperante per abbracciare uno stile piuttosto personale che ruota attorno al pianoforte di Johan Fallström, alla voce di Klara Gustafsson e al sassofono di Nathaniel Hovsepian, forse il vero marchio distintivo del gruppo.
Al di là di un discorso di genere - che non è facilissimo: diciamo che abbiamo a che fare con una dimensione di stampo cantautorale piuttosto onnivora - sono le canzoni stesse di Contain Your Youth a fare degli Isola un progetto degno di grande attenzione. Personalmente mi è bastato ascoltare il singolo Untreatable Optimism, quasi un manifesto programmatico della band, per restare impressionato dal talento pop dei sette svedesi. In effetti, come recita il titolo del pezzo, è come se da ogni nota suonata dagli Isola emergesse un irrefrenabile ottimismo, l'entusiasmo di fare musica insieme, con l'unica finalità di costruire qualcosa di bello, di piacevole, di colorato e, in fondo, di unico. 
I 6 pezzi dell'EP si dividono quindi tra momenti più mossi e varipinti (Old Friends, Be Safe / Be Sound) ed altri maggiormente atmosferici (la splendida ballata Flowers, la morbida delicatezza della conclusiva Circles), trovando sempre - in modo più spontaneo che costruito - la quadratura del cerchio.
Consigliato a chi vuole ascoltare qualcosa di bello e di diverso.


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