20 agosto 2016

Tape Waves - Here To Fade [ALBUM Review]

I Tape Waves, di Charleston, North Carolina, sono ormai un nome conosciuto nel mondo indie pop. Due anni fa Let You Go, il loro album di debutto con palme e cielo crepuscolare sulla copertina, ha fatto apprezzare non poco il suono etereo, elegante e dilatato della band. 
Here To Fade, l'opera seconda di Kim e Jarod Weldin, prosegue sulla medesima linea, disegnando i paesaggi morbidi e sfumati che già conoscevamo dagli esordi dei Tape Waves. Le 10 canzoni del lotto si succedono una dopo l'altra quasi senza soluzione di continuità, attingendo colori pastello dalla medesima tavolozza onirica e mettendoli sulla tela con mano più che gentile. Dall'iniziale So Fast alla conclusiva Morning Time la coerenza stilistica del duo di Charleston è granitica: una chitarra acustica appoggiata sulle placide trame jangly dell'elettrica, la voce diafana e sottile di Kim a guidare lungo melodie di sfuggente dolcezza, dei sinth a fare da impalpabile bordone, un'atmosfera carezzata da una quieta brezza estiva, quella fragilità sognante che possiamo trovare anche nei dischi degli Eternal Summers, degli Echo Lake, dei Go Cozy. 
Alla lunga può affiorare un po' di ripetitività, ma l'album è senz'altro dotato di grande fascino.


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